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Mobilità sostenibile: sharing, treni e auto elettriche nel futuro dell’Italia

Qual è la situazione della mobilità sostenibile e quali i trend futuri in Italia? A queste domande hanno cercato di dare una risposta i relatori di “È l’ora della mobilità sostenibile: nuovi modelli e nuove esperienze” un convegno tenutosi alla LUISS di Roma. Oltre ai due accademici Lanfranco Senn, presidente del Gruppo CLAS, e Cesare Pozzi, docente di economia dell’impresa della LUISS, che hanno offerto una panoramica molto dettagliata dell’attuale situazione italiana in tema di mobilità sostenibile, gli interventi più interessanti sono venuti dalla Chief Strategic Officer di Trenitalia Federica Santini, da Cesare Salvini, Direttore Marketing di Mercedes-Benz Italia e dall’assessore alla città in movimento del Comune di Roma Linda Meleo.

Vediamo quali sono stati i punti chiave degli interventi dei tre relatori che hanno annunciato anche delle novità importanti:

Federica Santini – Trenitalia: L’obiettivo dichiarato dalla Chief Strategic Officer è di far abbandonare l’auto privata e favorire più possibile il trasporto condiviso su rotaia. Per questo, oltre a un continuo miglioramento della presenza sul digital di Ferrovie dello Stato, vi sarà un grande miglioramento anche dell’esperienza fisica degli utenti che decidono di viaggiare in treno. In questo senso va visto l’arrivo di 4 miliardi e mezzo di nuovi treni che miglioreranno la customer experience in modo sostanziale garantendo un livello di servizio elevato. Questi nuovi treni arriveranno dal 2019 e si tratterà peraltro di una flotta iper efficiente sotto il profilo energetico frutto di una precisa scelta da parte dell’azienda per migliorare il suo impatto ambientale. Non si tratterà solo di Frecce ma anche di nuovi treni regionali, da sempre le macchine meno confortevoli di Trenitalia. Nel 2026 il 95% della flotta regionale sarà costituita da treni con meno di 10 anni, diventando la flotta più giovane d’Europa.

Oltre al rinnovamento dei treni, Trenitalia punterà anche a migliorare la propria efficienza energetica, consapevole di essere il più grande energivoro d’Italia sia per quanto riguarda il trasporto, come energia di trazione, sia per quanto riguarda le officine che realizzano i treni. Dal 2021 il 20% del fabbisogno di Trenitalia sarà soddisfatto da fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico.

Inoltre il gruppo continuerà a stringere partnership, come quella con il car sharing enjoy di ENI, un accordo rinnovato per altri 3 anni, per garantire agli utenti la possibilità di muoversi senza avere un mezzo privato.

Cesare Salvini, Mercedes-Benz Italia: I fenomeni di urbanizzazione, sempre più accentuati negli ultimi anni, stanno ponendo grossi problemi sia per la congestione delle città, sia per l’inquinamento prodotto. Al contempo esiste una tendenza culturale alla condivisione che sta spingendo sempre più persone ad abbandonare il proprio mezzo privato e adottare la sharing mobility. Mercedes ha deciso di dare una risposta a queste tendenze che si riassume in un acronimo: CASE, cioè Connesso, Autonomo, Shared ed Elettrico. Quattro grandi temi della mobilità su cui la casa della Stella sta puntando sempre di più. Le auto Mercedes sono sempre più connesse, per scambiare informazioni utili alla sicurezza ed efficienza del veicolo, ma anche per dialogare con le infrastrutture, consentendo per esempio di evitare incidenti. La guida autonoma diventerà sempre più importante sui modelli Mercedes, consentendo di sfruttare il tempo all’interno dell’automobile in modo più efficiente, non preoccupandosi più di guidare. Altro tema importante è quello della condivisione, da questo punto di vista car2go e myTaxi sono già due esempi vincenti realizzati da Mercedes, ma presto sarà possibile tramite un app condividere la propria auto con amici e parenti, facendo pagare dei costi di utilizzo. Un esperimento che verrà realizzato per la prima volta qui in Italia a Roma. L’altro tema importante è quello dell’elettrico, Mercedes ha intenzione di puntare in modo deciso sulle auto a zero emissioni e nel 2025 un quarto della flotta della Stella sarà elettrico. Un impegno a tutto tondo per la mobilità sostenibile, attuale e futura.

 

Linda Meleo, Assessore alla città in Movimento di Roma: L’amministrazione capitolina ha puntato su diversi driver: mobilità elettrica, sharing mobility e un piano organizzato per la mobilità sostenibile . Per quanto riguarda il primo aspetto, l’amministrazione di Roma sta per portare in Giunta il Piano della mobilità elettrica, un piano che Roma non ha mai avuto e che consentirà di avere il primo regolamento sulla mobilità elettrica in città. Questo consentirà per esempio una grossa novità: tutti gli imprenditori che lo vorranno potranno montare le proprie colonnine, sia a ricarica rapida che più lenta. Le procedure di accesso saranno molto semplificate e basterà una semplice SCIA per dare inizio all’installazione di nuove colonnine, aprendo in questo modo il mercato a tutti gli investitori. L’obiettivo da qui al 2020 è di avere 700 nuove colonnine di ricarica a Roma. Per favorire questa elettrificazione non saranno richiesti canoni di occupazione del suolo.

La sharing mobility è l’altro importante driver su cui stiamo puntando. Il car sharing e lo scooter sharing ha visto un’apertura importante a tanti nuovi soggetti, grazie a una nostra delibera, semplicemente presentando una SCIA e rispettando dei requisiti tecnici, qualsiasi attore può entrare in questo mercato. Questa apertura è stata importante perché noi crediamo in un futuro che non è nella proprietà dell’auto ma la condivisione di essa.

Oltre a queste iniziative l’amministrazione ha lanciato anche il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), una visione organica della mobilità a Roma on cui i cittadini potranno confrontarsi direttamente grazie a un sito in cui potranno esprimere la propria opinione relativamente alle opere infrastrutturali previste.  Tra queste i tram e i sistemi a fune, ma anche un potenziamento e miglioramento delle corsie preferenziali e l’introduzione dei cosiddetti semafori intelligenti. Inoltre pe chi sceglierà la bici, adottando una mobilità dolce, vi sarà l’introduzione di corsie ciclabili, non poste ciclabili, questo consentirà a chi usa le due ruote di poter avere il proprio spazio sulla carreggiata, al pari delle auto. L’obiettivo è cambiare le abitudini dei cittadini, spingendoli ad abbandonare l’auto privata a favore dei mezzi pubblici e condivisi.

Come si vede tutti e tre i retori, a diverso titolo attori importanti nel definire il futuro della mobilità in Italia, convergono sull’idea che i vecchi concetti di mobilità urbana sono ormai storia passata e che il futuro sarà certamente più sostenibile e meno legato alla proprietà privata dei mezzi di trasporto. Un cambiamento epocale a cui stiamo già assistendo e che diventerà inarrestabile nei prossimi anni.

 

Matteo Campofiorito

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