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Solidale italiano: era ora!

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Chi l’ha detto che il commercio equo deve essere legato solamente ai Paesi del Sud del mondo? Dopo una fase di sperimentazione ora parte finalmente anche quello made in Italy. Grazie a Solidale Italiano, una linea di alimenti proposta da Altromercato con la cooperativa milanese Chico Mendes. Biscotti, mandorle, olio, limoncello, olive, cereali e legumi. Buona parte delle materie prime sono coltivate su terreni confiscati alla mafia. A provvedere al confezionamento e alla preparazione soprattutto dei dolci sono poi i detenuti di alcune carceri riuniti in cooperative sociali e retribuiti con regolare contratto.
Ma come sono questi prodotti? Abbiamo assaggiato, per esempio, le “polentine “ e i “damotti” preparati nel carcere di Verbania: invitanti e delicati come i biscotti di pasticceria, si rifanno alle ricette della tradizione locale, conservandone la semplicità e il sapore genuino. L’ottimo limoncello e le croccanti mandorle tostate provengono invece dalle carceri siciliane, dove vengono realizzati con ingredienti naturali e di derivazione locale. Insomma, prodotti davvero buoni tra l’altro ottenuti da materie prime spesso certificate biologiche e di origine italiana.
Per quanto poi riguarda il prezzo, ci sembra importante sottolineare come Solidale Italiano sia riuscito a conciliare la qualità di una produzione interamente artigianale con l’esigenza di proporre al pubblico costi contenuti, anche se lievemente superiori rispetto a quelli delle altre linee di prodotti equo solidali Altromercato. Il costo dei prodotti da forno, infatti, è di circa 4 euro alla confezione (250 gr), mentre le mandorle tostate vengono proposte a 3 euro (100 gr).
Le prime carceri ad aver aderito all’iniziativa di sviluppo e recupero sociale sono state quelle di Verbania, Saluzzo, Terni, Trani e Siracusa. Ogni cooperativa di detenuti si è perfezionata nel realizzare specialità culinarie tipiche della tradizione locale: in Umbria, per esempio, vengono prodotti i “tozzetti”, gustosi biscotti simili ai cantucci; dalla Puglia provengono diversi tipi di taralli, mentre i laboratori siciliani creano dolci di pasticceria partendo dalle mandorle da agricoltura biologica.
«Con questa iniziativa ci siamo proposti di intervenire in quei contesti di difficoltà e disagio sociale presenti in Italia e troppo spesso dimenticati, come appunto quello delle carceri» ha detto Rudi Dalvai, fondatore del consorzio Altromercato. «Al momento il progetto si limita ai prodotti alimentari, ma ben presto saremo in grado di sviluppare anche una linea di oggettistica artigianale».

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