Vediamo quindi insieme tutti i simboli, cominciando da quelli più difficili, la plastica!
Ci sono sette gruppi di tipi diversi di plastica:
01 PET o PETE, polietilene tereftalato o arnite;
02 HDPE, polietilene ad alta densità;
03 PVC o V, cloruro di polivinile;
04 LDPE, polipropilene a bassa densità;
05 PP, polipropilene o moplen;
06 PS, polistirene o polistirolo;
da 07 a 19 tutte le altre plastiche.
Riciclare la plastica però non è così facile, perchè vanno inseriti nel bidone solo gli imballaggi e non oggetti che non lo siano, anche nel caso in cui riportino il simbolo per il riciclo. Quindi, ripetiamo, non va nel bidone della plastica tutto ciò che non è imballaggio come ad esempio: piatti e bicchieri che non siano usa e getta, posate, cannucce, giocattoli, custodie di cd, vasi da fiori, rasoi usa e getta, spazzolini da denti etc.
Ricordiamo però che ogni comune ha regole diverse, è quindi bene informarsi sulle linee guida della propria città.
Da qui il discorso riciclaggio si semplifica, si continua con la carta:
20 PAP, cartone ondulato;
21 PAP, cartone non ondulato;
22 PAP, carta;
da 23 a 39 altri tipi di carta.
CA, cartone poliaccoppiato o tetrapak
Vanno tutte smaltite nello stesso bidone, ci vogliono solo alcuni accorgimenti:
dalle riviste, i quaderni etc, bisogna togliere le spillette metalliche; dalle buste da lettera commerciali bisogna togliere la parte in plastica; dagli scatoli da imballaggio bisogna togliere lo scotch. In pratica, prima di buttare la carta bisogna eliminare tutto quello che è di un materiale differente.
Le carte particolari come la fotografica, vetrata, plastificata, oleata, lucida da disegno, da forno, carbone, scontrini, non sono considerate carte riciclabili. Mentre i tovaglioli, i fazzolettini e la carta assorbente non colorata può essere smaltita nell’umido.
I metalli vanno smaltiti tutti nello stesso sacco, a prescindere se sia ferro, alluminio, stagno o altro. Bisogna però informarsi bene, ogni città ha il proprio metodo di smaltimento. Alcuni li fanno buttare nella plastica, altri nel vetro, altri hanno bidoni appositi.
Vediamo i numeri ed i simboli:
40 FE-ACC, acciaio e banda stagnata;
41 ALU-AL, alluminio;
da 42 a 49 altri tipi di metallo.
Per metallo si intende tutto, ossia i barattoli delle conserve, le lattine, i tappi a corona e quelli dei barattoli di vetro, le cartine metalliche degli yogurt e di alcuni formaggi, le vaschette dei cibi usa e getta, carta stagnola, bombolette spray non infiammabili, tubetti, capsule e tappi per bottiglie di olio, vino, liquori.
Riclicare il vetro è semplicissimo, ci vanno solo barattoli, bottiglie e vasetti.
Vediamo i simboli:
70 GL, vetro trasparente, incolore;
71 GL, vetro di colore verde;
72 GL, vetro di colere marrone;
da 73 a 79, altri materiali in vetro.
Quindi lampade e lampadine, decorazioni tipo quelle natalizie, le coppe, le pirofile e le insalatiere resistenti al calore e alle basse temperature realizzate in vetroceramica tipo pyrex, schermi e display, specchi, bicchieri, lampadari, ceneriere di cristallo non vanno nel vetro ma nell’indifferenziato.
Per finire, ci sono i materiali composti. I numeri vanno dal 80 al 99 e sono tutti quei prodotti formati da più materiali come carta e metalli vari o plastica e alluminio. Questi vanno tutti smaltiti nell’indifferenziato.
Spero che questo articolo abbia spiegato in maniera semplice i vari materiali e il modo di selezionarli per lo smaltimento casalingo.
T.R.
]]>Ormai è tutto pronto: 3500 volontari FAI (Fondo Ambiente Italiano) aspettano le migliaia di persone che anche quest’anno parteciperanno alla giornata autunnale e avranno così l’opportunità di visitare giardini, palazzi, chiese, castelli, teatri, architetture industriali, antichi borghi e quartieri cittadini solitamente chiusi al pubblico.
L’appuntamento coinvolge più di 600 luoghi d’interesse artistico, paesaggistico e sociale in 185 città di tutta Italia. In programma 170 itinerari tematici che porteranno alla scoperta di luoghi affascinanti e poco conosciuti a fronte di un piccolo contribuito libero che può essere di 2, 3 o 5 euro a seconda della visita scelta. I soldi raccolti saranno gestiti dal FAI per i suoi progetti in base agli obiettivi fissati nello Statuto che ovviamente si propongono di proteggere e valorizzare il nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico.
Vi segnaliamo alcune delle visite in programma, per la lista completa e per trovare gli appuntamenti più vicini a casa vostra fate riferimento al sito FAI.
Giornata FAI a Roma e provincia
A Roma saranno aperti e visitabili:
ACCADEMIA REALE DI SPAGNA
AMERICAN ACADEMY IN ROME
PALAZZO CORSINI
VILLA AURELIA (RISERVATO AGLI ISCRITTI FAI. Possibilità di iscriversi in loco)
IL GIARDINO DI PALAZZO CORSINI NELL’ORTO BOTANICO
I GIARDINI DI VILLA FARNESINA
PARCO VILLA GREGORIANA
Giornata FAI a Milano e Provincia
A Milano saranno aperti e visitabili:
CHIESA VECCHIA SAN PIETRO ALL’OLMO
ARCHIVIO CAPITOLARE DI SANT’AMBROGIO
MUSEO STORICO DEL RISORGIMENTO: COLLEZIONE PRIVATA VITTORIO GRITTINI
ARCHIVIO LUOGHI PII ELEMOSINIERI
ARCHIVUM FABRICAE: DIARIO DELLA CITTÀ E DEI MILANESI
BIBLIOTECA DEL CONSERVATORIO DI MILANO
BIBLIOTECA DEL MUSEO DI STORIA NATURALE
TORRE ZAHA HADID. CITY LIFE, LA MODERNA RICONVERSIONE DI UNA PARTE “STORICA” DI MILANO
CASA DELLA MEMORIA
ARCHIVIO STORICO DEL PICCOLO TEATRO DI MILANO
PALAZZO MONDADORI (Solo su prenotazione)
CASCINA FAVAGLIE – GHIACCIAIA
CHIESA DI SAN ROCCO
PALAZZINA APPIANI: TRIBUNA IMPERIALE PER GLI EROI DELLO SPORT
MUSEO DELLE CIVILTÀ CONTADINE
VILLA NECCHI CAMPIGLIO
Giornata FAI a Torino e provincia
A Torino si potrà visitare:
CASTELLO DI FOGLIZZO: I RESTAURI
PALAZZO VALPERGA GALLEANI, PREMIATO NEL 2015 COME MIGLIOR RESTAURO DELL’ANNO
IL MUSEO DALLA SAGGINA ALLA SCOPA
PALAZZO DELLA LUCE: ALLA SCOPERTA DELLA “PICCOLA MADAMA”
CHIESA DI SAN GIOVANNI: SOLUZIONI ARCHITETTONICHE ESTERNE E INTERNE
FONDAZIONE AGNELLI: ALLA SCOPERTA DELLA NUOVA SEDE
CENTRALE IDROELETTRICA IREN PONT VENTOUX – VENAUS
CENTRALE IDROELETTRICA ENEL GREEN POWER DI VENAUS
IL LEU DI CASALBORGONE
CASTELLO E PARCO DI MASINO
Giornata FAI a Bologna e provincia
A Bologna e provincia sono visitabili:
COMPLESSO MONUMENTALE DI S. MICHELE
PALAZZO SERSANTI – CIRCOLO SERSANTI
CHIESA E CONVENTO DELL’OSSERVANZA E DEL SANTUARIO DELLE GRAZIE
NUOVA SCUOLA MUSICALE VASSURA – BARONCINI
SEDE BANDA MUSICALE CITTÀ DI IMOLA
VILLA DOLFI RATTA
PALAZZO BENTIVOGLIO
ORTO BOTANICO ED ERBARIO DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
PALAZZINA DELLA VIOLA
AULA MAGNA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI
TEATRO COMUNALE ALICE ZEPPELLI
MUSEO DELLA MUSICA
SCUOLA DI LIUTERIA E CENTRO DI ARTIGIANATO ARTISTICO DEL CENTO PIEVESE DI PIEVE DI CENTO
CASA DELLA MUSICA E CIRCOLO PIEVE DI MUSICA MODERNA
Giornata FAI a Firenze e provincia
A Firenze si potranno visitare:
TENUTA GRANDUCALE
ISTITUTO DI SCIENZE MILITARI AERONAUTICHE
EX MANIFATTURA TABACCHI DI FIRENZE
SACRED ART SCHOOL, UNA NUOVA BOTTEGA RINASCIMENTALE
Giornata FAI a Napoli e provincia
A Napoli si potrà visitare:
CHIESA DI SANT’ELIGIO MAGGIORE
BASILICA SANTUARIO DEL CARMINE MAGGIORE
CHIESA DI SAN GIOVANNI A MARE
MUSEO STORICO DELLA MODA E DEL COSTUME TEATRALE DI VINCENZO CANZANELLA
CONSORZIO ANTICO BORGO OREFICI
ISTITUTO ISABELLA D’ESTE CARACCIOLO
ASSOCIAZIONE CULTURALE ISLAMICA ZAYD IBN THABIT
CHIESA DI SANTA CROCE E PURGATORIO AL MERCATO
BAIA DI IERANTO
Giornata FAI a Catania e provincia
A Catania appuntamento a:
BADIA DI SANT’AGATA: CHIESA, TERRAZZE, CUPOLA
MUSEO DIOCESANO: TERRAZZA PANORAMICA E CAMMINAMENTO SU PORTA UZEDA
SAN NICOLÒ L’ARENA: CHIESA E CAMMINAMENTI DI GRONDA
CARCERE BORBONICO
PONTE DI SAN FRANCESCO
PALAZZO NISCIMANon resta che mettere da parte la pigrizia e partecipare ad una di queste interessanti visite.
F.B.
]]>Le comunicazioni sono state diffuse attraverso il sito del Ministero della Salute dedicato alla sicurezza alimentare. Nel caso del salame piccante si sarebbe in presenza di una contaminazione da salmonella. Dal ritiro è interessato il lotto realizzato il 18/08/2017 che ha una scadenza al 18/04/2018. Si tratta della confezione nel formato da 350 grammi e che presenta come marchio di identificazione dello stabilimento il Q1920/L.
Nella nota vengono invitati i consumatori che hanno acquistato questo prodotto a riportarlo al punto vendita per procedere alla sostituzione o ad un rimborso della spesa.
Per quanto riguarda il tacchino arrosto Liberamente di Casa Modena, si tratta di un prodotto realizzato da Forno d’Oro e identificato con la sigla It 823 L/P CE. Anche in questo caso il Ministero della Salute ha provveduto a fornire dei dettagli sul lotto da riportare al punto vendita. Si tratta del numero 141117 che presenta come data di scadenza il 14/11/2017.
In questo caso il prodotto è stato liberato per rischio microbiologico, per la presenza di listeria monocytogenes. La confezione interessata è quella da 3,5 kg, con un pezzo a cartone.
G.R.
]]>Luoghi per certi versi simbolo di un’Italia dimenticata eppure ancora bellissima, in qualche caso frutto del potere della natura che si ribella all’uomo, in altri della corsa dell’uomo verso una modernità a tutti i costi. Paesi e città silenziosi e deserti, ma che rivivono grazie alla riscoperta da parte di turisti ed ex residenti.
Tra i luoghi consegnati alla memoria storica dalla potenza della natura vi è Gairo, inizialmente chiamato Gairo Vecchio, situato nell’Ogliastra (Sardegna). Un paese segnato dal suo nome (Gairo in greco viene tradotto con “terra che scorre”), che ha visto abbattersi sul suo territorio molteplici alluvioni di particolare gravità. La più devastante quella verificatasi nel 1951.
I residenti abbandonarono il centro abitato per fondare, più a monte, Gairo S.Elena, e dal 1963 Gairo Vecchio risulta disabitato. Quest’ultimo è ora metà turistica, destinata in modo particolare a coloro che vogliono assaporare un’atmosfera selvaggia, suggestiva e tipicamente agreste, immergendosi in una Sardegna più vera e popolare.
Forza della natura che cambiò il destino anche di Consonno, un paesino in Provincia di Lecco che, nel 1962, l’industriale Grande Ufficiale Mario Bagno – Conte di Valle dell’Olmo intendeva trasformare in un centro di riferimento per il gioco d’azzardo e il divertimento sul modello offerto da Las Vegas.
L’intero borgo fu acquistato e demolito per far posto alle nuove strutture (ora fatiscenti e nelle quali si sconsiglia l’ingresso), salvo poi essere nuovamente abbandonato quando una frana interruppe i collegamenti di Consonno con il resto del mondo. L’ex borgo è ad oggi in buona parte in mani private, ma può essere visitato a piedi o anche in auto, seppure con limitazioni per quanto riguarda gli orari: autunno-inverno, la domenica dalle 11 alle 12; primavera-estate, domenica dalle 10 alle 19 (orario Bar De La Spinada).
Fu invece la costruzione di una diga artificiale a causare la parziale sparizione di Curon Venosta (in tedesco Graun im Vinschgau), situato nella Provincia autonoma di Bolzano (Val Venosta), Trentino-Alto Adige. Originariamente solo Curon, assunse la nuova denominazione nel 1928 dopo l’annessione al suo territorio dei centri di Resia, San Valentino alla Muta e Vallelunga.
Tra il 1948 e il 1950 la compagnia elettrica Montecatini progetto e realizzò una gigantesca diga che unì laghi Resia e Curon, sommergendo di fatto parte della stessa Curon Venosta. Finirono sott’acqua 150 abitazioni e oltre 500 ettari di terreni coltivati. Unico edificio non del tutto sommerso il campanile, ad oggi tra le attrazioni principali del borgo: nei mesi più freddi, quando il lago ghiaccia, è possibile raggiungerlo anche a piedi.
Frutto della costruzione di una diga artificiale per la produzione di energia idroelettrica anche Fabbriche di Careggine, situato nel Comune di Vagli Sotto (Lucca, Toscana). Abbandonato dal 3 luglio 1947, data in cui fu sommerso dal lago artificiale Vagli, il paese è stato solito riemergere ogni 10 anni a causa dello svuotamento del bacino (necessario per le operazioni di manutenzione della diga).
Nonostante ciò il lago non è stato più prosciugato dal 1994, malgrado le richieste da parte dell’amministrazione di Vagli di Sotto. Un nuovo e atteso svuotamento sembrava previsto per il 2016, ma ENEL (attuale proprietaria del bacino) ha fatto sapere di non avere intenzione di procedere a tale operazione entro l’anno.
La tenuta era all’epoca dell’Unità d’Italia un luogo all’avanguardia, dove il Conte di Cavour sperimentava moderne tecniche di coltivazione. Attualmente è però ridotta all’abbandono, con l’accesso consentito liberamente e senza alcuna protezione per le opere d’arte in essa contenute, alcune delle quali purtroppo danneggiate da atti vandalici.
C.S.
]]>Un nuovo tassello in questo senso è stato posto dalla Newcastle University (Regno Unito), con l’aiuto di esperti dalla UWE Bristol (University of the West of England), dall’Università di Trento, dallo Spanish National Research Council, dal Liquifer Systems Group di Vienna e da Explora.
Questo perché i mattoni da loro ideati potrebbero contemporaneamente depurare le acque reflue, generare elettricità, recuperare fosfato e creare materiali per nuovi detergenti.
Tutto ciò grazie al biofilm di cui sono rivestiti. Vi sono inserite celle a combustibile microbico in cui risiedono microrganismi sintetici sviluppati dai ricercatori della UWE Bristol. Questi mattoni ricevono nutrimento dal sole, dall’aria e dalle acque di scarico, e insieme creano un sistema unico che si può definire “bioreattore”. Rachel Armstrong li ha paragonati ad uno “stomaco di mucca biomeccanico”: Contiene diverse camere, ciascuno processa rifiuti organici per scopi diversi, ma nel complesso correlati, come un sistema digestivo per la vostra casa o il vostro ufficio.
Importante sarà la funzione svolta nel recupero del fosfato, minerale sempre più difficile da trovare in natura. Da qui si potrà partire per la produzione di nuovi detergenti.
In tal modo le cellule che compongono la parete potranno sentire le condizioni dell’ambiente in cui si trovano e reagire di conseguenza nella maniera più efficiente possibile, per creare quelli che Andrew Adamatzky, direttore del Centro per l’Informatica non convenzionale all’UWE Bristol, responsabile per questa parte del progetto, ha definito “dei computer biologici.”
R.A.
]]>I ricercatori dell’ENEA hanno condotto degli esperimenti diretti sugli edifici, imbottendo le pareti con la canapa. I risultati positivi dei test rappresentano una prova concreta delle grandi potenzialità della canapa nell’edilizia sostenibile e nell’efficienza energetica.
Grazie alla canapa le prestazioni energetiche degli edifici sono migliorate. Nello specifico il flusso termico del laterizio è calato del 30%, riducendo drasticamente la perdita di calore che avviene attraverso i materiali. Anche la permeabilità al calore del materiale, nota come trasmittanza termica, è risultata inferiore del 20%. La struttura isolante in canapa inoltre ha incrementato la qualità dell’aria indoor, rendendo l’ambiente domestico più salubre grazie alla maggiore traspirazione e alla resistenza ai batteri del materiale.
Lo studio ha dimostrato che la canapa migliora anche la sicurezza in caso di incendi, perché la propagazione delle fiamme nell’edificio avviene più lentamente. Un ulteriore vantaggio della canapa è la prevenzione della formazione di condensa, assicurata dalla elevata permeabilità al vapore acqueo tipica della fibra.
Il progetto Effedil ha esaminato l’impatto ambientale dell’intera filiera della canapa, scoprendo che la coltivazione della pianta garantisce benefici per la biodiversità grazie agli effetti positivi sull’impollinazione. L’impatto è positivo anche per i terreni, che vengono bonificati dalle sostanze inquinanti grazie alle radici profonde della pianta. Senza contare che nella coltivazione della canapa non vengono impiegati pesticidi.
La canapa per via dei suoi numerosi vantaggi è stata inserita dall’ENEA nella lista dei materiali più promettenti per abbattere del 50% i consumi di energia residenziali, responsabili del 45% delle emissioni di CO2 nazionali.
La filiera della canapa è già molto sviluppata in alcune Regioni italiane: dalla Puglia, che detiene il primato produttivo a livello nazionale, al Piemonte. In Puglia sta per essere realizzato un impianto di trasformazione della canapa che lavorerà 5 mila tonnellate all’anno.
Marco Mancini
]]>Proprio per rilanciare questo tipo di turismo sostenibile è nato “Cammini e Percorsi” per il riuso di beni abbandonati che si trovano lungo questi percorsi al fine di fornire accomodation e servizi di supporto per tutti i viaggiatori che si trovano a passare da queste parti.
Un’iniziativa a sostegno del turismo lento, rispettoso dell’ambiente e sostenibile che si schiera in modo diametralmente opposto alla cementificazione che caratterizza gran parte dell’Italia. Per partecipare ai bandi per la concessione gratuita con la formula 9+9 anni.
Dopo questa prima ondata di edifici da recuperare per il 2017, il progetto “Cammini e Percorsi” sarà replicato anche nel 2018 e nel 2019 con le stesse identiche modalità e per un totale sempre fisso di circa 100 immobili ogni anno.
Per informazioni e/o chiarimenti sull’Avviso di gara è possibile dal 01/09/2017 al 07/11/2017 scrivere al Responsabile del Procedimento, Arch. Francesca Graziani, all’indirizzo di posta elettronica francesca.graziani@agenziademanio.it .
Selena
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Si tratta ovviamente di uno spunto: chiunque può prendere ispirazione dal progetto per migliorarlo.
Cristiano Ghidotti
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A Ecomondo 2017 torneranno i temi legati all’economia circolare, che vede l’Italia in prima fila sul fronte del riciclo dei rifiuti speciali con il 76% rispetto al volume di rifiuti prodotti (con 30 punti oltre il 46% relativo alla media europea). A tornare è anche il SAL.VE., il Salone biennale del Veicolo per l´Ecologia: realizzato in partnership con Anfia, l’evento nell’evento coprirà una superficie di 6 mila metri quadrati.
Perno centrale di Ecomondo 2017 saranno però gli Stati Generali della Green Economy, in programma il 7 e 8 novembre presso i padiglioni di Riminifiera. A organizzarlo come di consueto il Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo Economico, con il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Key Energy 2017 proporrà le novità di settore per quanto riguarda le energie rinnovabili e le soluzioni per l’efficienza energetica. Di pari passo con questo speciale appuntamento ci sarà la sezione Città Sostenibile, un’area nella quale verranno messi in mostra “modelli di urbanizzazione, soluzioni tecnologiche, progetti, piani di mobilità, che consentono di migliorare la vita dei cittadini e favorire lo sviluppo dei territorio in chiave sostenibile”.
Tra le altre novità attese per questa edizione 2017 anche la sezione “HYDROGEOLOGICAL RISKS and disaster prevention and management”, dedicata al “rischio idrogeologico e i principali rischi climatici, le inondazioni e l’erosione delle coste”.
C.S.
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Questo processo induce l’organismo a produrre troppo glucosio. Il grasso in eccesso viene passato al pancreas, le cellule che producono insulina cominciano a soffrire di insufficienza e determinano la comparsa dell’iperglicemia.
Questa inversione del diabete rimarrebbe attiva per almeno 10 anni dopo. Inoltre una dieta ipocalorica contribuisce a far perdere peso corporeo, altra condizione essenziale per stimolare il corpo a tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.
Il professor Roy Taylor, che ha studiato per molti anni questa situazione, ha affermato che la vera importanza di questa scoperta è per i pazienti stessi. Già entro una settimana della partenza della dieta la situazione di salute dei pazienti cominciava a migliorare.
Lo studio risulta fondamentale, perché il diabete di tipo 2 non è affatto innocuo, ma è una malattia che può portare a delle altre complicazioni, come l’insufficienza cardiaca, patologie a carico dei reni e cecità. Gli esperti spiegano che il grasso in eccesso nelle cellule deputate alla produzione di insulina provoca la perdita di questa funzione specializzata.
È come se le cellule si mettessero in “modalità di sopravvivenza” e non contribuiscano più al benessere generale del corpo. La perdita di grasso invece consentirebbe la ripresa delle loro funzioni specifiche nella produzione di insulina.
Gianluca Rini
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