Il diabete di tipo 2 sarebbe reversibile, portando avanti una dieta a basso contenuto calorico basata sul consumo di sole 600 calorie al giorno nel corso di 8 settimane. Lo hanno scoperto gli scienziati dell’Università di Newcastle. I ricercatori sono riusciti a dimostrare che le calorie in eccesso portano ad avere un fegato grasso.
Questo processo induce l’organismo a produrre troppo glucosio. Il grasso in eccesso viene passato al pancreas, le cellule che producono insulina cominciano a soffrire di insufficienza e determinano la comparsa dell’iperglicemia.
Questa inversione del diabete rimarrebbe attiva per almeno 10 anni dopo. Inoltre una dieta ipocalorica contribuisce a far perdere peso corporeo, altra condizione essenziale per stimolare il corpo a tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.
Il professor Roy Taylor, che ha studiato per molti anni questa situazione, ha affermato che la vera importanza di questa scoperta è per i pazienti stessi. Già entro una settimana della partenza della dieta la situazione di salute dei pazienti cominciava a migliorare.
Lo studio risulta fondamentale, perché il diabete di tipo 2 non è affatto innocuo, ma è una malattia che può portare a delle altre complicazioni, come l’insufficienza cardiaca, patologie a carico dei reni e cecità. Gli esperti spiegano che il grasso in eccesso nelle cellule deputate alla produzione di insulina provoca la perdita di questa funzione specializzata.
È come se le cellule si mettessero in “modalità di sopravvivenza” e non contribuiscano più al benessere generale del corpo. La perdita di grasso invece consentirebbe la ripresa delle loro funzioni specifiche nella produzione di insulina.
Gianluca Rini